Bugatti Type 35B

Bugatti Type 35B

Oggi parliamo di una vettura che a breve compirà 100 anni, ma che resterà a lungo nei libri di storia: La Bugatti Type 35B. Lanciata nel 1927 come evoluzione della Type 35, la versione Type 35B è stata alimentata da un motore sovralimentato, che ha contribuito a migliorare le prestazioni complessive della vettura. Il motore della Type 35B è un 2,3 litri con otto cilindri in linea, ed è stato progettato per garantire elevate prestazioni in pista. La sovralimentazione ha aumentato la potenza del motore, conferendo alla vettura una maggiore velocità massima e accelerazione. Il notevole successo nelle competizioni automobilistiche dell’epoca, vincendo numerosi gran premi e diventando una delle auto da corsa, l’hanno resa una delle auto più iconiche del periodo. In sintesi, la Bugatti Type 35B è una vettura storica che ha segnato un’era nell’automobilismo sportivo, grazie alle sue prestazioni eccezionali, al design distintivo e ai successi nelle competizioni dell’epoca.

LO STILE ESTERNO

Il design esterno della Bugatti Type 35B è caratterizzato da linee eleganti e aerodinamiche, tipiche dello stile distintivo di Ettore Bugatti. La carrozzeria aggraziata, con curve fluide e un profilo aerodinamico evidenzia lo studio effettuato per massimizzare l’efficienza aerodinamica e garantire prestazioni ottimali in pista. Partendo dall’anteriore della vettura, troviamo subito l’iconica caratteristica del marchio Bugatti: la griglia del radiatore a forma di ferro di cavallo, posizionata frontalmente. Questo elemento conferisce un tocco distintivo al frontale della vettura e funge al contempo da radiatore. L’auto è dotata di fari tondi e distintivi, integrati in modo armonioso nella carrozzeria. Questi fari contribuiscono all’estetica complessiva e sono parte integrante del design retrò dell’epoca. Il cofano affusolato continua per tutta la lunghezza del motore e si trasforma in fiancate andando verso il posteriore, dove trova poi solamente una sola soluzione di continuità nell’abitacolo e si ristringe sulla coda, come dovesse divenire deriva e timone di un aeroplano senza ali. Nelle vetture che li montavano, i parafanghi prominenti sono un altro elemento distintivo del design esterno: la loro forma sporgente e arrotondata, aggiunge carattere al profilo della vettura. Montava non i tipici cerchi a raggi (una scelta comune per le vetture sportive dell’epoca), ma cerchi realizzati in lega leggera di alluminio con lo scopo di ridurre il peso non sospeso, migliorando così maneggevolezza e accelerazione ed evitare la seccatura di una verifica periodica della tensione dei raggi. Complessivamente, il design esterno della Bugatti Type 35B è un equilibrio armonioso tra forma e funzione, incorporando elementi distintivi che la rendono un’icona del mondo automobilistico storico.

LO STILE INTERNO

Il design degli interni della Bugatti Type 35B rispecchia l’attenzione al dettaglio e l’eleganza artigianale che caratterizzavano le vetture Bugatti dell’epoca. Il suo abitacolo è progettato in modo minimalista e orientato alle prestazioni. La disposizione degli elementi è funzionale e mirata a fornire al pilota tutto ciò di cui ha bisogno durante le gare, senza fronzoli superflui. Il volante è di dimensioni ridotte e presenta un design classico, con la corona in legno e solitamente 4 razze in metallo che la collegano al mozzo centrale. Il cruscotto della Type 35B è dotato di un set di strumenti essenziali, come contachilometri, contagiri e indicatori di temperatura incastonati in una lastra di alluminio e la loro disposizione è chiara e orientata alla facilità di lettura durante le gare. Solitamente il conducente e il passeggero sedevano su un unico divano. A volte venivano montati due sedili che -per l’epoca- possono essere considerati di tipo sportivo, progettati per offrire un supporto laterale durante le curve ad alta velocità e dotati di imbottiture minimali per ridurre il peso e migliorare le prestazioni. Gli interni sono realizzati con materiali di alta qualità, come pelle pregiata per i sedili e parti della plancia e sono arricchiti da dettagli artigiani. Cuciture e rifiniture del metallo contribuiscono a definire e distinguere lo stile raffinato di Bugatti. Complessivamente, gli interni della Bugatti Type 35B riflettono l’eleganza e lo spirito sportivo dell’epoca, mantenendo un’attenzione particolare alla funzionalità e alla connessione tra il pilota e la vettura durante le competizioni.

CURIOSITA’

Ma oltre alle descrizioni di esterni e interni, abbiamo anche altre curiosità che riguardano questo straordinario modello:

  • Successi in gara: La Bugatti Type 35, inclusa la variante Type 35B, è stata estremamente vincente nelle competizioni automobilistiche. Nel periodo in cui è stata attiva, la Type 35 ha vinto più di 1000 gare, rendendola una delle auto da corsa più vincenti della storia.
  • Velocità impressionante: Nonostante il periodo storico in cui è stata prodotta, la Bugatti Type 35B poteva raggiungere velocità massime notevoli per l’epoca, superando i 200 km/h grazie al suo motore sovralimentato.
  • Partecipazione a Gran Premi: La Type 35B ha partecipato a numerosi Gran Premi durante gli anni ’20 e ’30, inclusi gli storici Gran Premi di Monaco e di Francia. Le vittorie ottenute in queste competizioni hanno contribuito a consolidare la reputazione di Bugatti nel mondo delle corse automobilistiche.
  • Continua produzione: Nonostante la sua introduzione nel 1927, la Bugatti Type 35B ha continuato a essere prodotta fino al 1931. La sua longevità e la sua presenza costante nelle competizioni dimostrano la solidità del suo design e delle sue prestazioni.

La Bugatti Type 35B rimane un’icona nella storia delle auto da corsa, non solo per le sue prestazioni straordinarie ma anche per il suo impatto duraturo sulla cultura automobilistica.

DULCIS IN FUNDO

Nel figurino che accompagna questo articolo abbiamo replicato la Type 35B n. 12 condotta dal pilota anglo-francese William “Williams” Charles Frederick Grover, che il 14 aprile 1929 partecipò e vinse la prima edizione del Gran Premio del Principato di Monaco. Sicuramente più impegnativa e pericolosa rispetto ai nostri giorni, la gara prevedeva la percorrenza di 318 km sul tracciato cittadino, che la Bugatti riuscì a coprire in 3 ore e 56 minuti a una media davvero impressionante, se ci pensiamo!

E voi, avreste il coraggio di sedevi dietro quel volante, senza particolari protezioni se non un casco in pelle e degli occhialini leggeri per portare il vostro nome nell’Olimpo degli Dei del mondo delle corse o forse nel girone dell’Inferno di quelli che ci hanno inutilmente provato?

 

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